Come aumentare la fruibilità concettuale

della Sistemica nei sistemi sociali ?

 

Il tema in discussione riguarda l’urgenza di generalizzare la sistemica facendone un argomento di cultura generale e non solo di scienza.

 

Generalizzazione e genericità

 

Generalizzazione - L’idealità, il valore di riferimento, della sistemica è la generalizzazione e cioè la possibilità di applicare approcci, metodologie e teorie a contesti disciplinari diversi, grazie all’uso di concetti, proprietà e modellizzazioni usanti proprietà sistemiche, utilizzabili e riconoscibili in diversi contesti disciplinari. Ad esempio studiare l’adattabilità come concetto sistemico in biologia, fisica, psicologia ed economia (inter-disciplinarità) e di per se stessa (trans-disciplinarità). L’attività di generalizzazione, in breve, è trans-disciplinarità (studio delle proprietà sistemiche per se) basata su rigore, astrazione e complessità nella convinzione che una tale trasversalità del sapere non possa prescindere dalla comunicazione, reciproca rappresentabilità, condivisione e pari dignità tra diversi tipi di conoscenza.

 

Genericità - La genericità, legata al divulgare ed al procedere per parziali ed occasionali analogie,  porta anch’essa a poter applicare concetti ed approcci a contesti disciplinari diversi, ma al prezzo dell’imprecisione, dell’approssimazione (ad es. considerare un’azienda come una macchina perché, similmente, usa risorse e produce, oppure spiegare in termini riduzionistici, cioè riducendo un livello di descrizione superiore ad uno inferiore, come ridurre la psicologia alla neurologia, la vita alla biologia, apprendere a ricordare, considerando solamente aspetti fisico-chimici). Così approcci divulgativi pagano la generica comprensibilità con mancanza di rigore spesso intesa come illecito e concessivo sconfinamento dalla disciplina originaria (ad es. intelligenza intesa come capacità di elaborare, come per i computer).

 

Superare stereotipi concettuali che sono solo parte della Sistemica

 

Da un lato occorre superare stereotipi concettuali per cui la visione sistemica è stata vista ridotta a complessi autoregolantesi. In sostanza vi era una visione da cibernetica del primo ordine che poteva essere al più traslata –con approssimità disciplinari- (più che generalizzata) a problematiche generali.

In questo contesto la System Dynamics ha introdotto significative sofisticazioni concettuali, pur mantenendo facile accessibilità e fruibilità ad esempio con gli archetipi sistemici:

 


q       limiti alla crescita

q       transfert

q       erosione degli obiettivi

q       escalation

q       successo a chi ha successo

q       riequilibrio tra processo e ritardo

q       la tragedia delle risorse comuni

q       crescita ed insufficienza degli investimenti

q       soluzioni che falliscono.


 

Si veda Braun, W., 2002, The system archetypes. Disponibile a

http://www.uni-klu.ac.at/~gossimit/pap/sd/wb_sysarch.pdf  e

http://pro.unibz.it/staff/anarduzzo/PGAA/pga-a-processi.pdf  (pp. 8-11)

 

Tali approcci sono usati per schematizzazioni e modellizzazioni specialmente in ambito manageriale.

 

Generalizzazione usando i concetti della Sistemica

 

Dall’altro occorre attuare processi culturali di generalizzazione basati sui temi della Sistemica che sono ben altri che quelli indotti dalla cibernetica del primo ordine, quali:

 

q       Adattività

q       Apertura Logica

q       Apprendimento

q       Armonicità

q       Auto-organizzazione

q       Caos

q       Complessità

q       Comportamento Collettivo

q       Connessionismo

q       Emergenza

q       Ricordare (come ricostruzione)

q       Sinergetica

q       Sistemi Dissipativi

q       Vivente

ecc.

 

Per far ciò occorre superare l’approccio basato sul divulgare, sul rendere generico a scapito del rigore dell’approccio di generalizzazione.

 

Il progetto

 

Ci si riferisce al problema di rendere abituale, consolidato il ragionare usando categorie concettuali sistemiche, in grado di far superare la semplificazione dei rapporti di causa-effetto e della linearità ignorando effetti e conseguenze di contesto.

 

Occorre progettualità per interventi aventi effetti a livello di cultura generale e specificatamente sull’educazione a tutti i livelli.

 

Il punto centrale è il linguaggio, le categorie concettuali e le logiche implicite.

 

q       La prima attività progettuale si riferisce alla definizione del problema in presenza di potenti forze antagoniste tendenti a consolidare linguaggio e dimensionalità concettuale funzionali a necessità interessate a plasmare e conservare modi di ragionare non sistemici (ad es. sostituire l’idea di libertà come libertà di scelta tra possibilità prestabilite, con la creazione di possibilità; attenzione al breve termine, all’ottimizzare solamente, ed ai dettagli con attenzione a strategie, modelli, visioni).

 

q       La seconda si riferisce all’individuazione e realizzazione di progetti articolati e complementari, in grado di attivare (ad es. uso di metafore, linguaggio, abitudine a criticare e confrontare) più che distribuire (ad es. proponendo corsi, letture) pensiero sistemico.

 

E’ un’attività interdisciplinare che coinvolge senz’altro le scienze cognitive, la psicologia, la scienza dell’educazione, e la sociologia.

 

Indurre Sistemica

 

L’obiettivo non è tanto insegnare Sistemica, ma come rendere la sua adozione naturale ai vari livelli sociali: scuola, famiglia, luogo di lavoro, iniziativa imprenditoriale, politica, sistemi sociali speciali come ospedali, carceri, collettività temporanee (trasporti, spettacoli, distribuzione), ecc.

 

E’ questo obiettivo etico ? (si sta assumendo che ragionare sistemicamente sia meglio del contrario).

 

Il punto centrale della risposta non sta tanto nella maggiore efficacia possibile, ma nel fatto che rappresentare in modo sistemico dà maggiore visibilità sulle interazioni e gli effetti, aumentando responsabilità e libertà. Sia scientificamente, sia culturalmente in generale.

 

Quali azioni culturali intraprendere per indurre più che insegnare? Non si trattare di trattare il problema come se fosse un problema di una disciplina.

 

Ad esempio attraverso la realizzazione di

 

q       giochi (per bambini, software, di società). A tale riguardo occorre considerare come la valenza sistemica stia soprattutto sull’uso degli strumenti, su come si gioca un gioco;

q       filmati;

q       rappresentazioni teatrali;

q       fumetti;

q       L’invenzione di storie;

q       La presentazione di casi (come gli archetipi sistemici);

q       L’introduzione di innovazioni linguistiche, anche con neologismi e attraverso l’uso di parole infrequenti come:

-          Eccellenza (excellence),

-          Emergenza (emergence) –diversa da emergency-,

-          essere idealmente responsabile delle proprie azioni verso qualcuno (accountability, essere accountable),

-          indicare chi è coinvolto, influenzato da azioni (lo stakeholder),

-          Sicurezza (safety) –diversa da security-,

-          eterogeneità (diversity),

            parole con un campo semantico diverso o più ristretto in italiano

 

da introdurre con la multimedialità .

 

Si attua così una didattica implicita, basata sulla considerazione che la Sistemica non è solo conoscenza da trasmettere, né solo da imparare. In un secondo tempo tale approccio è estendibile, nel caso, con i classici strumenti didattici quali libri, articoli, seminari, corsi, lezioni, applicazioni disciplinari, esercitazioni, ecc.

 

 

 

Roma, Gennaio 2005